di Carlo Bolpin
Chiesa, Vangelo e coscienza cristiana
Papa Francesco continua ad affermare la nonviolenza come unica forma di legittima difesa possibile per il cristiano coerente con il Vangelo, superando la dottrina della guerra giusta. Anche negli ultimi discorsi di Francesco, malamente strumentalizzati da chi vuole un papa realista e non più evangelico, rimane il principio dell’opposizione al male della guerra. Francesco però afferma, invertendo la tradizionale dottrina cattolica, il principio fondamentale del primato della coscienza, alla quale in ultima istanza spetta giudicare nel caso concreto se è possibile o inevitabile il ricorso al male delle armi (che rimane un male).
di Marina Salvato
Tra il 15 e il 18 giugno il Cansiglio ha vissuto un’esperienza straordinaria, partecipata da più di mille persone. Una “prima volta”, a livello italiano, di un incontro su un tema di grandissima attualità: “La foresta tra scienza, benessere e spiritualità”. Un tema affrontato da una pluralità di voci, anche molto diverse, ma complementari, quali quelle della scienza, con le Università di Padova e di Venezia, degli operatori forestali, con Veneto Agricoltura, dei tanti movimenti ambientalisti, da Extinction Rebellion a Friday for future, a Lega Ambiente, al Cai, al Movimento Laudato Si’…, e da numerosi gruppi che approfondiscono e vivono la foresta come benessere psicofisico, quali Società Selvatica, i cultori dello yoga in foresta e, infine, gli artigiani del legno e della creta. Proprio la pluralità dei punti di vista rappresentava la sfida più difficile del Convegno, che tuttavia ha vinto la prova e ha segnato un prezioso primo momento di un processo di presa di coscienza e sensibilizzazione anche istituzionale, capace di raccogliere le forze in senso ampio “ambientaliste” e creare un movimento culturale, sociale e spirituale in grado di opporsi alla devastante catastrofe climatica.
di Giuseppe Tattara
Il trasferimento del sovrappiù dai paesi dell’Africa Sub Sahariana è importante nello spiegare lo sviluppo industriale dell’occidente e dei grandi paesi asiatici negli ultimi anni perché i paesi africani sono produttori di risorse necessarie per la crescita economica dell’occidente sviluppato come manganese, cromite, cobalto, fosfati, idrocarburi, uranio radioattivo e di molti prodotti dell'agricoltura. Tuttavia l’ammontare e anche la direzione di tale sovrappiù sono stati nascosti dai metodi comunemente adottati di calcolo del valore del commercio estero dei paesi africani. Bisogna ristudiare il processo di estrazione del sovrappiù e demistificare l’atteggiamento di coloro che sottolineano la generosità degli aiuti forniti all’Africa Sub Sahariana dai governi occidentali e dalle istituzioni internazionali e l’incapacità dei paesi riceventi di trarne profitto.
di Vittorio Borraccetti
relazione all'Assemblea dell'Associazione Esodo del 13 maggio 2023
Lo scopo di queste riflessioni è di evidenziare alcune questioni implicate dalla guerra Russia Ucraina e di indicare alcune linee di possibili approfondimenti da parte di Esodo. Non di esprimere tesi né tanto meno conclusioni.
Prima del merito, una breve considerazione sul modo della discussione in generale e tra di noi. Non va assecondata la polarizzazione delle posizioni, guerrafondai da una parte pacifisti filo putiniani dall’altra, perché se è vero che esistono posizioni estremiste o radicali su entrambi i versanti, in realtà nel confronto delle tesi opposte vi sono argomenti che meritano di essere considerati da entrambe le parti.
di Carlo Bolpin, presidente dell'associazione
Introduzione
Abbiamo pensato anche in questa Assemblea [Campalto, 13 maggio 2023, ndr] di affrontare alcune questioni nodali oggi, per individuare tematiche per l’Associazione e per la rivista. Abbiamo chiesto a tre persone nostre amiche da tempo di darci il contributo di riflessione dal punto di vista etico e culturale su tre temi diversi, cruciali della contemporaneità: il rapporto con la fede, il rapporto tra tecnica e umanità con riferimento all’intelligenza artificiale, la questione pace guerra nell’ordine internazionale.
di Fulvio De Giorgi, presidente della Rosa Bianca
Flavia Franzoni Prodi è morta mentre, con il marito Romano ed alcuni amici, era in cammino per un sentiero francescano in Umbria. Il suo cuore alla fine non l’ha più accompagnata.
Per la Rosa Bianca si tratta della perdita di una persona cara, di un lutto di famiglia. La ricordiamo, insieme al marito, alle nostre Scuole: una presenza sorridente, discreta ed amica.
La sua competenza – innervata di teoria e di pratica – sui temi del servizio sociale, mettendo a frutto la lezione di Achille Ardigò, era un tratto fondamentale che la poneva subito in sintonia con la sensibilità civile, gli interessi e la storia della Rosa Bianca. E tale sintonia era poi rafforzata dalla spiritualità, di ascendenza dossettiana, dei coniugi Prodi.
Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari necessario un forte gesto di pace: "L'Italia ratifichi il Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari". Oggi, giovedì 1 giugno 2023 alle ore 12:00 presso la sala stampa della Camera dei deputati si terrà una conferenza stampa a cui parteciperanno i rappresentanti delle presidenze delle organizzazioni e un rappresentante della campagna “Italia, ripensaci”.
Alla vigilia della Festa della Repubblica come associazioni e organizzazioni del mondo cattolico e dei movimenti ecumenici e non violenti su base spirituale torniamo a chiedere, con questa conferenza stampa una repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari e a rilanciare il nostro contributo di riflessione al dibattito e al confronto in corso sul drammatico problema della guerra e sulla necessità di avviare concreti percorsi di pace:
Alcune associazioni di area antropologica hanno redatto un comunicato che contesta l'uso discriminatorio del termine "etnia" che si fa in questo periodo a livello politico e governativo.
La Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA), la Società di Antropologia Culturale (SIAC), l’Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia (ANPIA) e la Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici (SIMBDEA) esprimono grande preoccupazione per l’uso sempre più frequente nel linguaggio pubblico di termini e concetti come etnia, identità e persino cultura, con significati semplificati e distorti, riconducibili alla costellazione di idee collegate al concetto di razza. Così facendo, si rinforzano i fraintendimenti che hanno così drammaticamente marchiato la storia della prima metà del Novecento, rinvigorendo i processi di razzializzazione e discriminazione che caratterizzano la nostra contemporaneità.
di Giuseppe Tattara
Qualche tempo fa è deceduto Gianni Toniolo. Gianni è stato per molti anni professore di Storia economica a Cà Foscari, ha scritto libri importanti sullo sviluppo economico italiano, sull’economia dell’Italia durante il fascismo e sulla storia di varie grandi banche. Molti di noi lo hanno conosciuto e lo ricordano con stima.
Il consenso
Renzo De Felice nel 1974, con il quarto volume della sua biografia di Mussolini, sostenne che era esistito tra gli italiani un consenso di massa nei confronti del fascismo. Dalla ricerca di De Felice, fondata su documenti di archivio, non risultava un'opposizione aperta al regime. Questo autore invitava a una revisione dell’interpretazione convenzionale del fascismo secondo la quale il regime era sempre stato oggetto dell’ostilità della popolazione. De Felice vide nelle politiche economiche del regime la capacità di convogliare un considerevole consenso anche da parte delle classi lavoratrici: il fascismo avrebbe garantito la stabilità dei salari reali, moderni programmi di welfare e la creazione di posti di lavoro.
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