Nella rubrica "restiamo umani" presentiamo anche analisi, riflessioni e iniziative particolarmente significative realizzate nel territorio veneziano e riproducibili. Quella raccontata ha due caratteristiche rilevanti: l'aggregazione di associazioni e singoli per affrontare un problema emergenziale dando una risposta strutturale; superare l'aiuto assistenziale e moltiplicare le risorse acquisite.
di Antonino Stinà
Il progetto cittadino "Tavolo per una ripartenza solidale" nasce nella primavera 2020 come contenitore di proposte e risposte concrete al servizio delle nostre comunità, delle persone più fragili e meno garantite, degli ultimi, in un momento in cui l'emergenza sanitaria rischia di trasformarsi in vera e propria emergenza sociale.
Diego Saccora, Associazione Lungo la Rotta Balcanica
Era il 5 settembre 2015 quando il corpo di Alan Kurdi, bimbo curdo-siriano di tre anni, veniva ritrovato sulle spiagge turche dopo essere annegato nel tentativo di raggiungere con la sua famiglia le isole greche dell'Egeo. È allora che la cosiddetta rotta balcanica, percorso di migrazione già a partire dagli anni ’90, diviene la principale via di accesso all’Unione Europea.
Per mesi, centinaia di migliaia di persone - prevalentemente provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan - arrivano in Europa grazie al corridoio legalizzato che attraversa Grecia, Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia e Austria.
di Chiara Ghetti, socia Amaltea
Amaltea è un’associazione di volontariato, nata nel 2007 per volontà di alcuni cittadini e operatori di servizi socio-sanitari di Venezia e di Padova. Attualmente è un’Associazione di Promozione Sociale – APS.
Che cosa si propone e dove
Amaltea si propone di sostenere le famiglie e la genitorialità, anche tramite l’affido familiare, promuovendo lo sviluppo della solidarietà e una cultura dell’accoglienza.
Amaltea APS si rivolge principalmente a ragazze e ragazzi, arrivati da soli e ancora minorenni nel nostro Paese. Partiti da lontano alla ricerca di un futuro migliore, anche grazie ad Amaltea e alla solidarietà di molti sostenitori, alcuni tra loro han potuto avere ascolto, sostegno e opportunità di inserimento sociale.
Pubblichiamo l'appello "Anche da Venezia un appello per una mobilitazione per Giulio e Zaki" cui aderiamo come membri del Tavolo Comunità Accoglienti.
Come società civile, singoli cittadini e associazioni veneziane condividiamo la richiesta che la famiglia Regeni, molte associazioni nazionali e La Rete Italiana Pace e Disarmo stanno facendo al governo italiano perché richiami al più presto l’Ambasciatore italiano dall’Egitto,
Rassegna stampa da Avvenire a cura della redazione
Avvenire è l’unico quotidiano che denuncia, in modo continuativo e con inchieste documentate, lo scandalo dell’indifferenza dell’Unione Europea verso le persone a cui viene impedito l’ingresso e che invece avrebbero diritto alla protezione, sulla base dei trattati internazionali e delle stesse Costituzioni dei Paesi membri.
Afferma su Avvenire Maurizio Ambrosini giovedì 10 dicembre 2020, Giornata mondiale per i diritti umani, che “la ricorrenza cade in un momento assai fosco per le sorti dell’umanità minacciata”.
di Michele Bertelli, addetto stampa Emergency
L’ordinanza del Tribunale di Venezia - anche a seguito della testimonianza dei colleghi del nostro Ambulatorio di Marghera - ha ribadito un principio semplice ma fondamentale: tutti i bambini, anche i minori stranieri comunitari ed extracomunitari non regolarmente soggiornanti, hanno diritto a un pediatra.
A. ha 8 anni, è nato in Italia ma è figlio di genitori ucraini. A causa del ritardo che ha nel linguaggio, riesce a pronunciare solo la parola ‘mamma’. È arrivato nel nostro Ambulatorio lo scorso novembre ma, prima di allora, non aveva mai effettuato una visita oculistica né uno screening audiometrico.
Lidia Menapace è stata una partigiana, pacifista, politica e saggista italiana. Una donna profondamente gentile e forte, costantemente pronta a dialogare. La ricordiamo con le sue parole tratte da un libro del 2015, Canta il merlo sul frumento. Il romanzo della mia vita (Manni Editori):
«Non so nemmeno più quando incominciai ad essere interessata al tema della pace, ma certo presto, perché nelle discussioni e nei convegni, incontri dibattiti intorno al ’50 e poi via via in ogni occasione nei decenni successivi sempre illustravo come massimamente innovativo l’art. 11 della Costituzione, che appunto ripudia la guerra […] Costruire la pace in ogni modo è la maniera migliore di “ripudiare” (un verbo molto forte) la guerra.
di Mara Rumiz, Responsabile Progetti Venezia Emergency
Emergency è un’associazione umanitaria, indipendente e neutrale, fondata nel 1994 da Gino e Teresa Strada per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di qualità alle vittime della guerra e della povertà. Da allora è intervenuta in diciotto Paesi, costruendo ospedali, ambulatori, posti di primo soccorso, centri di riabilitazione e ha curato più di 10 milioni di persone. Nel 2020 ha operato in Afghanistan, Sierra Leone, Repubblica Centrafricana, Sudan, Eritrea, Uganda, Iraq, Afghanistan, Yemen.
Con questo articolo iniziamo a pubblicare esperienze e storie di alcune associazioni attive sul territorio veneziano che si prendono cura, in modo vario e articolato, di persone migranti e del loro inserimento sociale.
di Betta Tusset, per l'Associazione Casa di Amadou
Era il 2015 quando alcuni ragazzi pakistani ospitati in strutture di accoglienza attorno alla Parrocchia della Risurrezione di Marghera, nel quartiere multietnico della Cita, hanno bussato alla porta della canonica, per potersi connettere a Internet e per poter vivere per qualche ora una dimensione di domesticità.
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