di Giannino Piana
L’articolo Posterius del vescovo Bettazzi pubblicato da "Rocca" apre una nuova prospettiva in una materia assai delicata come l’interruzione di gravidanza? Se è così quali sono gli elementi di novità rispetto alla tradizionale dottrina cattolica?
L’intervento di Bettazzi è senz’altro un intervento coraggioso, stante l’età avanzata – Bettazzi che ha 99 anni è nel nostro Paese l’ultimo vescovo testimone del Concilio – e l’autorevolezza che gli è propria in quanto membro della gerarchia cattolica. Non vi è dubbio che la sua presa di posizione non rifletta la dottrina ufficiale della chiesa, che insiste nel ribadire che la vita della persona ha inizio all’atto stesso del concepimento.
di Giannino Piana
Il Rapporto del 2022 della Caritas relativo al 2021 riporta dati allarmanti. Le famiglie in stato di povertà assoluta hanno raggiunto un milione e 990mila (il 9,4 per cento della popolazione italiana), e la percentuale più alta riguarda i bambini e i ragazzi, lasciando chiaramente intravedere che la povertà diviene una realtà strutturale non legata a situazioni contingenti e che a essere bloccati sono i meccanismi di inclusione e di mobilità sociale. Che cosa pensarne?
I dati davvero allarmanti sarebbero probabilmente ancora più alti se si prolungasse la ricerca al primo semestre di quest’anno. Le restrizioni imposte dalla guerra ucraina hanno ulteriormente aggravato (e non potevano che farlo) la situazione.
di Giannino Piana
Da più parti anche in occasione di quest’ultima campagna elettorale è stata messa in evidenza l’assenza dei cattolici nella vita pubblica, e in particolare nella politica. Che cosa ne pensi? E, se è vero, quali le cause?
Non vi è dubbio che in questi ultimi decenni la presenza dei cattolici nella politica italiana si è rarefatta fin quasi a scomparire. Le ragioni di questa assenza sono molte e di diversa natura ed entità.
di Giannino Piana
Il recente documento del Dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita dal titolo “Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale. Orientamenti pastorali per le Chiese particolari” ha suscitato vivaci reazioni a livello di opinione pubblica. Quali le ragioni? E quale, a tuo avviso, la loro attendibilità?
Le reazioni ci sono state, talvolta dure e non del tutto ingiustificate.
di Giannino Piana
La tecnica, con le sue strumentazioni, è diventata dominante nella diagnosi e nella terapia dei contesti di ricovero (ospedale, territorio-domicilio). Non ti sembra vi sia il rischio della sua sopravvalutazione a discapito del rapporto umano?
La tecnica in campo biomedico ha fatto negli ultimi decenni enormi progressi che hanno dato esiti altamente positivi sul piano della tutela e della promozione della salute. Malattie un tempo letali sono state debellate, altre contenute, con la possibilità del recupero di una buona qualità della vita.
di Giannino Piana
Chi è favorevole all’invio delle armi all’Ucraina dice che per la difesa della libertà si deve rischiare di perdere la vita, tra la libertà e la vita il primato è della libertà, come nel caso del fine vita. Consideri valida questa contrapposizione e pensi legittimo il paragone con il caso del suicidio assistito?
La libertà è senz’altro un grande valore che non può essere sottovalutato: ne va dell’identità stessa del soggetto umano. Ma occorre intanto distinguere tra la libertà personale e quella di un popolo, del rispetto cioè della sua autonomia territoriale e di governo a livello socio-economico e politico. Nel primo caso – quello della libertà personale – il singolo, laddove gli venga negata la possibilità di vivere nella fedeltà ai valori in cui crede, e sia dunque obbligato ad andare contro la propria coscienza, o venga costretto a rinnegare la propria fede religiosa può anche mettere a rischio, fino a perderla, la propria vita. Non è stata forse questa la testimonianza dei martiri cristiani?
di Giannino Piana
La guerra in corso dovuta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia con l’intento di sottometterla al proprio potere risolleva la questione della legittimità della guerra difensiva, la cui plausibilità è sostenuta anche da molti credenti. Qual è, al riguardo, la posizione della Chiesa?
La condanna, “senza se” e “senza ma” di ogni tipo di guerra rappresenta una costante del magistero papale così come si è sviluppato a partire dalla metà del secolo scorso. Il primo a decretarne l’assoluta irragionevolezza (alienum a ratione) è stato Giovanni XXIII, il quale nell’enciclica Pacem in terris motiva la propria posizione a partire da considerazioni sia legate alla situazione storica – le armi nucleari e batteriologiche costituiscono una minaccia di distruzione dell’intera umanità – sia scaturenti dal messaggio evangelico.
di Giannino Piana
Il superamento dello stato di emergenza sanitaria e il ritorno alla normalità costruiscono senz’altro un dato positivo. Ma di che normalità si tratta? Non c’è il rischio che si assuma come modello quello di prima della pandemia, che è stato la causa principale del dilagare del Covd-19? Che ne pensi?
Penso che tu abbia perfettamente ragione. Il venir meno della pandemia, peraltro non del tutto superata, e la cessazione in ogni caso dello stato di emergenza per tornare allo stato di normalità sollevano grossi problemi, non facili da affrontare e tanto meno da risolvere.
di Giannino Piana
La persistenza della pandemia da Covid-19 pone problemi di carattere istituzionale. La questione di fondo è quella del possibile conflitto tra la libertà personale e l’intervento dello Stato a salvaguardare la salute dei cittadini. Quale giudizio si deve dare di tale situazione?
Non ho dubbi sulla necessità che lo Stato debba intervenire a tutelare la salute dei cittadini, che – come recita la nostra Carta costituzionale – è anche un bene sociale. La libertà di autodeterminazione personale va dunque subordinata al perseguimento del bene comune. Nel caso dell’odierna pandemia sottoporsi alla vaccinazione è allora un obbligo morale; in gioco non vi è infatti soltanto la propria salute, ma anche quella degli altri. Il numero dei morti registrati anche nel nostro Paese è un chiaro segnale dei rischi che si corrono e si fanno correre non sottoponendosi alla vaccinazione.
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