di Paola Cavallari
La mia vita si snoda, ormai da quarant’anni, nel campo gravitazionale del movimento femminista. Ecco perché ho accettato ben volentieri di occuparmi di Esodo ai suoi esordi guardandolo con questa lente, spiando l’eco di presenza di donne che in quella stagione apparve. Mi era stato detto che non c’era quasi nulla (guarda un po’!)… e invece!
di Lilia Sebastiani
La Chiesa nelle sue voci ufficiali condanna ogni violenza, e qualche volta, soprattutto da papa Francesco, è stato richiamato il femminicidio, benché con qualche ritardo a riconoscere lo specifico di questo crimine che, rispetto agli altri omicidi, ha una fortissima componente culturale e sessuale anche quando non è accompagnato da abusi sessuali espliciti. Quello che si tarda a riconoscere è la responsabilità della tradizione giudeocristiana in questa situazione.
di Beppe Bovo
La prendo larga e inizio con una citazione che mi diverte molto. “Eleganza, purezza e misura, che erano i principi della nostra arte, si sono gradualmente arresi al nuovo stile, frivolo e affettato, che questi tempi,
Ci rivolgiamo a voi uomini, rappresentanti delle Istituzioni, civili e religiose, ai cittadini tutti. Questo è un APPELLO con cui noi, donne e uomini dell'Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne - O.I.V.D. -, delle Comunità Cristiane di Base italiane - CdB -, della rivista ESODO vi interpelliamo e ci aspettiamo una risposta.
Suore abusate, la Chiesa è sorda al #metoo. “Ho denunciato violenze, non è servito a nulla”.
di Federica Tourn 20 FEBBRAIO 2021, tratto da Millennium
Nadia (nome di fantasia) è stata suora per più di trent'anni in Italia, salvo una breve parentesi in una missione africana. Aveva raggiunto un ruolo di rilievo in un importante ente religioso ma, a dispetto di una forte vocazione, ha deciso di lasciare l'abito a causa delle sofferenze patite.
di Giovanna Romualdi
dal sito Comunità Cristiane di Base in Italia
Nel lontano 1988, le donne delle Cdb chiesero a LIDIA MENAPACE di aprire il seminario “Le scomode figlie di Eva” con la relazione “Il movimento delle donne negli anni Settanta e Ottanta:
Laura Tagliabue, redattrice di ESODO, interviene sulla vicenda dei cimiteri di feti.
Vedo la notizia e sinceramente a una prima lettura non capisco bene, come un cimitero di feti? Penso che ci sia un errore, penso che si tratti di bambini/e nati/e morti/e a compimento della gestazione oppure morti/e nei primi giorni di vita.
di Paola Cavallari
comunicato dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne.
Decine di migliaia di feti sono stati sepolti all’insaputa delle donne che li avevano in grembo.
di don Angelo Casati
Perché d’estate? Non so rispondere. Ma ho come la sensazione che la violenza sulle donne, che già invade di sé tutti i mesi dell’anno, dilaghi ancor più e gridi, urli, in modo impietoso, all’avvicinarsi dell’estate.
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