Il giaguaro e il formichiere. Per una scelta di pace  
di Rayed R. Rizek 
Antonio Mandese Editore 2024

Tra i tanti libri usciti nei mesi scorsi, dopo il “7 ottobre”, diventato una specie di spartiacque, mi permetto di segnalare Il giaguaro e il formichiere. Per una scelta di pace perché è un libro scritto dal di dentro. L’Autore, Rayed R. Rizek, è un palestinese cristiano ortodosso, nato a Nazaret, cittadino israeliano, che da circa quarant’anni vive a Neve Shalom Wahat al Salam, primo palestinese a costruirsi la casa. NSWaS è una “comunità intenzionale”, fondata da padre Bruno Hussar dove vivono insieme ebrei e palestinesi, cristiani e musulmani, religiosi e laici. Si tratta del racconto di questa esperienza, a partire dall’identità di Rizek, che tiene a dire di essere “palestinese” e non “arabo israeliano”. Il libro ha la prefazione di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di S. Egidio e l’introduzione di Arturo Marzano, professore di Storia Contemporanea ed esperto di Medio Oriente.

A partire dalla sua esperienza quotidiana di gestione di conflitti di tutti i tipi, Rizek si appella in modo fortissimo alla comune umanità, come identità primaria e principale di ciascuno/a, all'umanizzazione dell’altro/a, alla riconciliazione e a un diverso rapporto con la propria storia e la propria memoria per costruire un futuro diverso e la pace. Oltre a rileggere con dolore il racconto dell’odio e delle sofferenze patite dai palestinesi ben prima del 7 ottobre 2023, e anche prima del 1948, andando indietro nel tempo fino agli inizi del Novecento, mi ha colpito che abbia messo in evidenza alcuni fatti della vita quotidiana di un paese contemporaneo, in particolare i trapianti di organo e l’assistenza sanitaria. Due situazioni nelle quali emerge con chiarezza l’uguaglianza, non tanto del trattamento, che non so e su cui Rizek non si esprime, quanto, se così si può dire, della biologia: i corpi umani – dico io – funzionano tutti allo stesso modo.

Il titolo, infine, fa riferimento a un episodio raccontato da D. Attemborough che riferisce del ritrovamento di un giaguaro e di un formichiere morti in un abbraccio: uno mordeva l’altro che gli infilava gli artigli nella schiena. Parafrasando don Milani, l’unica possibilità di salvezza, di vita, di convivenza, di pace è “sortirne insieme”. Sono molto grata a Rizek per aver condiviso in modo diretto le sue idee e la sua fatica.
Adesso mi aspetto – possibilmente in italiano – la stessa cosa da un cittadino ebreo di Neve Shalom Wahat al Salam.

di Anna Urbani

Rayed R. Rizek 
Il giaguaro e il formichiere. Per una scelta di pace  

Antonio Mandese Editore 2024, euro 20,00