J'accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l'apartheid in Palestina e la guerra 
di Francesca Albanese 
Fuori Scena 2023

J’accuse, titolo di uno dei più celebri articoli della storia, è anche quello dato al libro scritto da Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, con il giornalista Christian Elia: J’accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’Apartheid in Palestina e la guerra.

È un libro, come si dice, scritto “in punta di diritto”, dove la parole sono scelte con cura perché non devono lasciare adito ad ambiguità. Albanese ha raccolto documenti e informazioni da quando è relatrice speciale (dal maggio 2022) e sostiene, mi sembra giustissimo, che imparzialità non vuol dire indifferenza.
Il libro è andato in stampa il 6 novembre 2023, molti mesi prima di quando (15 settembre 2024) il ministero della salute di Gaza ha pubblicato 649 pagine (incomplete) con i nomi di tutti i morti riconosciuti dall’inizio della guerra, di cui 14 pagine sono di bambini sotto l’anno di età ("Altreconomia", ottobre 2024).

Due mi sembrano sinteticamente i punti fondamentali che ricavo da questo libro. Il primo che la narrazione seguita al 7 ottobre 2023 è che prima di quella data lì andava tutto bene. Questa narrazione è profondamente sbagliata: prima niente andava bene.
Il secondo punto è cominciare a chiamare con il loro nome ciò che sta accadendo da decenni in Israele e Palestina. Che cosa è terrorismo, cosa legittima difesa, cosa fa legittimamente uno Stato, in quale misura e con quali mezzi: queste sono alcune questioni che affronta Albanese nel capitolo dedicato appunto al terrorismo. “Disumanizzazione” è il capitolo agghiacciante dove riporta discorsi anche di alte cariche israeliane che considerano i palestinesi non umani. Descrive poi il fenomeno dilagante, sicuramente illegale, ma fomentato invece che combattuto, dell’occupazione e del cosiddetto colonialismo da insediamento: occupo la terra dove ci sei già tu, che però, secondo le mie categorie, non sei umano. Cosa vuol dire vivere l’apartheid, due popoli e non due stati, ma due leggi, civile in Israele, militare in Palestina. Si può ancora considerare Israele una democrazia, anzi, lo è mai stata?

Infine, la cosa più dolorosa da dirsi è che noi lo sapevamo. Ancor di più lo sapeva chi tra noi è potuto andare in Israele Palestina e vedere il muro, Hebron, il campo profughi  vicino a Betlemme. Noi occidentali e i nostri governi che sapevano. Né noi, né i nostri governi abbiamo fatto niente dal 1967, ma anche dal 1948. E non stiamo facendo niente neanche dal 7 ottobre 2023.

di Anna Urbani

Francesca Albanese
J'accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l'apartheid in Palestina e la guerra
Fuori Scena 2023, pp. 176, euro 16,00