Niente come prima   
di Mangiasogni 
Mondadori 2023

Cosa vuol dire crescere, o meglio ancora cosa significa accettare di vivere la vita, i cambiamenti e le perdite, le scelte possibili o obbligate, il confronto tra il presente, la realtà, e il passato forse idealizzato e il futuro che a volte, ultimamente più spesso, è fonte di angoscia piuttosto che di speranza? Troverete queste domande in Niente come prima, romanzo illustrato di esordio di Mangiasogni, pseudonimo di Valerio Amilcare, giovane scrittore e fumettista.
L’Autore ci accompagna nella vita dei due giovani protagonisti, Edoardo e Rebecca, amici di infanzia, molto diversi per estrazione sociale, ma accomunati da altre cose: ambedue figli unici, ambedue insoddisfatti del loro presente che per motivi diversi rappresenta più la realizzazione dei desideri dei rispettivi genitori che la loro. Condividono anche quella che Stefan Zweig chiama “la parte oscura delle cose”, l’angoscia, il male di vivere, che Mangiasogni descrive in modo originale e creativo.
Ma questo malessere riguarda tutti e tutte, giovani e meno giovani. Dice Rebecca: “[…] E purtroppo, se tutto corre dobbiamo correre anche noi. Non sappiamo perché, in quale direzione o verso cosa, ma intanto corriamo […]. Questa corsa ci affatica, richiede sforzi e adattamenti per cui le persone non sono pronte. Ci impone di eccellere sempre, superare ogni aspettativa, ci offusca la vista”.

Vale la pena leggere questo libro: ci apre gli occhi sul dolore e la fatica di vivere oggi in questo nostro mondo. Fa pensare al rapporto tra le generazioni, in particolare al rapporto tra genitori e figli e figlie che diventano adulti.
Per uno strano intreccio di letture, mi sono imbattuta in alcuni versi di una canzone di Bruce Springsteen, Human touch, che trovo abbiano una grande risonanza con il libro appena letto. Dicono cosi: “Non puoi eliminare il rischio e il dolore / Senza perdere l’amore che rimane”.

di Anna Urbani

Mangiasogni
Niente come prima 
Mondadori 2023, pp. 224  euro 18,90