Dio. Apologia     
di Paolo Ricca   
Claudiana 2022

L’autore è teologo e pastore della Chiesa Valdese. Ha scritto numerosi saggi e articoli. Collabora a "Esodo". 
Il titolo è molto impegnativo e non attuale. Ancor più lo è il sottotitolo “Apologia”. Fidatevi però dell’autore.

La motivazione di fondo che ha mosso Paolo Ricca a scrivere questo libro è lo scandalo della Chiesa, nelle sue diverse Confessioni, che non parla di Dio, non annuncia la sua parola e la gioia della fede. Parla d’altro, annuncia sé stessa, le proprie opere. Per questo l’autore pone la domanda se non siano le Chiese stesse ad allontanare da Dio.
La Chiesa invece esiste per continuare a parlare delle opere di Dio raccontate nelle Scritture. Tenendo questo come l’unico riferimento, Ricca mette in guarda dal parlare al posto di Dio. La traccia continua del libro è che, secondo la Bibbia, la fede nasce non perché Dio esiste, ma per il fatto che Dio parla e instaura Patti: è il Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, Gesù Cristo. Nella Bibbia, infatti, non si parla dell’esistenza di Dio, interessa non dimostrare che esiste, ma quale sia il suo rapporto con e per Israele e l’intera umanità.
Come scrive lo stesso autore, l’intenzione non è di scrivere l’Apologia di Dio, ma di chiarire e giustificare la propria fede. Il Dio biblico non ha fornito prove convincenti, anzi il Dio dimostrabile con la ragione non è quello biblico, che può essere solo testimoniato, non dimostrato, ma che impegna ancor più con tutto l’essere, ragione, cuore, azione, proprio perché chiama alla relazione, non semplicistica e facile. Impegna a dare ragione della propria fede, al credere pensando e a pensare credendo.

Il testo presenta le principali obiezioni che vengono mosse oggi a Dio prendendo sul serio le posizioni ateistiche (prima parte); nella seconda parte traccia il profilo di Dio come emerge dalla Bibbia; nella terza smonta la macchina dottrinale costruita dalla tradizione cristiana conservando quello che di fondamentale è trasmesso da tutto il patrimonio teologico; nella quarta esamina Dio nelle altre religioni (induismo, buddhismo, ebraismo, islam). Nella conclusione l’autore afferma che Dio chiede autenticità e onestà, e non che si parli bene di Lui. Infatti, Dio elogia Giobbe perché si era lamentato criticandolo e così ha parlato di Lui secondo verità.
Anche in questo libro Ricca riesce a renderci chiari concetti che molta teologia rende difficili da comprendere per un linguaggio specialistico autoreferenziale. Credo che questo dipenda, oltre che dalla grande esperienza di predicatore, soprattutto perché le categorie sono tolte dall’astrattezza. Ricordo solo la riflessione sulla Trinità che diventa risultato di una esperienza concreta della Parola vissuta con profonda fede e gioia. È di questa che Ricca ci parla.

di Carlo Bolpin

Paolo Ricca     
Dio. Apologia
Claudiana 2022, pp. 411 euro 24,50