Period Girl di Giorgia Vezzoli, Settenove 2020

Si leggono i libri per tanti motivi, uno di questi è vedere il mondo da altri punti di vista. Questo spostamento di prospettiva può restare, per così dire, nella fantasia oppure può diventare un diverso modo di vivere la realtà. 
È quello che potrebbe succedere con il libro di Giorgia Vezzoli, autrice, poeta, comunicatrice e attivista femminista, Period Girl. Il libro racconta la storia di una ragazzina di 11 anni, Robin, a cui vengono le mestruazioni. Il cambiamento nel proprio corpo viene generalmente vissuto come un fastidio ciclico, un impedimento a vivere la vita quotidiana, una scocciatura necessaria con cui dover fare i conti, qualcosa di segreto, nascosto e da nascondere, tanto da non chiamarlo neanche con il suo nome. Robin, invece,  matura nel tempo e con l’aiuto di una amica speciale, parecchio più grande di lei, una sempre maggiore consapevolezza del “potere” di questo flusso vitale che periodicamente sente nel suo corpo. Le mestruazioni diventano da fatto privato un’occasione pubblica di condivisione e forza.
Il sangue, allora, non è solo violenza e morte, ma anche vita e nutrimento.
La fecondità non è solo fare figli ma anche far crescere alberi, che è un modo letterale ma non solo di migliorare la vita nel mondo, e creare relazioni altrettanto vitali.

È un libro da leggere e da far leggere, alle ragazze e ai ragazzi e anche a chi non lo è più da un po', proprio perché aiuta a fare quella "operazione" di cui si diceva all'inizio: provare a vivere la realtà e il nostro essere nel mondo in modo diverso. 

a cura di Anna Urbani

Giorgia Vezzoli, Period Girl, Settenove 2020, pp. 208, euro 15,50