Maria Vingiani: esplorare le vie dell'incontro. Tra ecumenismo e dialogo ebraico-cristiano
di Piero Stefani e Simone Morandini (a cura di)
Quaderni di Studi Ecumenici - ISE Venezia
Il volume 45 dei Quaderni di Studi Ecumenici, supplemento della rivista Studi Ecumenici, è dedicato a Maria Vingiani, figura fondamentale dell’ecumenismo italiano del Novecento e fondatrice del Segretariato Attività Ecumeniche (SAE). Il volume, a cura di Piero Stefani e Simone Morandini, raccoglie in una prima parte interventi e testimonianze tenuti in occasione degli incontri effettuati nel corso del 2021 per ricordare e celebrare i cento anni dalla nascita (28 febbraio 1921), a un anno dalla morte (17 gennaio 2020). La seconda parte contiene una scelta tra gli interventi di Maria Vingiani alle Sessioni del SAE, dal 1964 al 1995.
Un volume prezioso per cominciare a studiare Maria Vingiani, una persona, credente, cristiana, cattolica, laica, donna, che, come ha scritto Giovanni Vian nell’introduzione: “con i suoi apporti fondamentali in campo ecumenico e interconfessionale, si colloca su un piano che va oltre la mera dimensione italiana […] un contributo, dunque, la cui portata si allarga con tutta evidenza anche alla pacificazione dei rapporti umani”.
Tantum aurora est, verrebbe da dire e da ripetere. È solo l’inizio dello studio su di lei, su ciò che ha contribuito a far nascere, a far crescere, su ciò che ha lasciato in eredità. Mi riferisco certamente, ma non solo, al SAE, l’associazione interconfessionale di laiche e laici a partire dal dialogo ebraico-cristiano, che continua a essere un luogo unico in Italia di formazione ecumenica di base. Mi riferisco soprattutto a un metodo, il dialogo, e a una visione del mondo e dell’ecumenismo mai statica, sempre in ricerca della verità, ma soprattutto dell’ascolto appassionato della verità dell’altro, a cominciare dai fratelli e sorelle ebrei; così traduceva la vocazione e la conversione all’unità, sempre dono di Dio ma responsabilità dei cristiani. Leggere i suoi interventi riscalda ancora il cuore: se da un lato fa vedere come sono cambiati i tempi, soprattutto per il linguaggio, rimangono ancora aperte molte questioni – per esempio la laicità, intesa come autonomia e responsabilità, la conversione, la formazione, la centralità del rapporto con l’ebraismo, di ieri e di oggi.
Le parole di Maria Vingiani sono potenti ancora oggi e ci invitano a essere “uomini e donne che pensano, sentono, vivono ecumenicamente e perciò testimoni e operatori credibili di riconciliazione e di comunione all’interno della propria chiesa e nella difficile e spesso conflittuale realtà interconfessionale nel nostro paese e nel mondo d’oggi”.
di Anna Urbani