Contro tutti i muri
La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia
di Annacarla Valeriano
Donzelli 2022
Il nome di Franca Ongaro Basaglia viene sempre associato a quello del marito, Franco Basaglia, psichiatra, direttore dell’ospedale psichiatrico di Gorizia, poi di Trieste, considerato colui che ha chiuso i manicomi, il fautore della legge 180 che di lui porta talvolta il nome, poi confluita nella legge 833 dello stesso anno, il 1978, che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale. In realtà Franca Ongaro è stata molto di più e molto altro e la storica Annacarla Valeriano ne traccia il ritratto a partire da un ricco e fondamentale archivio nel volume Contro tutti i muri, la vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia.
Si capisce che fino alla morte improvvisa del marito nel 1980, il loro pensiero era frutto di interminabili confronti, anche se, parlando si sé, Franca Ongaro diceva: “Nella ripartizione dei ruoli la scrittura ero io…” Certamente ha avuto un ruolo importante l’aver condiviso, sia pure a partire da posizioni diverse - lui psichiatra, lei scrittrice di libri per bambini - l’esperienza brutale, concreta e percettiva del manicomio. Lei ne ricorda soprattutto l’odore. A partire da quella esperienza si sviluppa la critica all’istituzione e a un certo modo di fare psichiatria, di cui la legge 180 sarà per così dire la sintesi o meglio il punto di partenza.
Dopo la morte del marito, Franca Ongaro decide di continuare la sua attività, il suo impegno politico a favore della “libertà” di tutte e tutti, candidandosi nelle liste del PCI e venendo eletta per due mandati al Senato nel gruppo della Sinistra Indipendente.
Da quella posizione ha continuato a lavorare “contro tutti i muri”: per dare attuazione alla legge 180, che invece veniva osteggiata e non applicata come si sarebbe dovuto fare; per il superamento degli Ospedali Psichiatrici giudiziari che rappresentavano un fattore di disumanizzazione ancora peggiore del manicomio; perché la tossicodipendenza venisse trattata dal punto di vista sanitario e sociale e non come un problema morale; per il diritto delle donne all’interruzione volontaria della gravidanza e per quello che oggi chiamiamo fine vita; infine, perché la violenza sessuale fosse un reato contro la persona e non contro la morale.
Trasversalmente, durante tutta la vita, si è occupata della condizione della donna, impegnando il suo nome e le sue idee contro una società che ci voleva diverse e inferiori relegate a luoghi marginali che la natura le aveva “riservato”.
Alla fine della lettura si trova una citazione di Musil che descrive il “senso di possibilità” come “la capacità di pensare a tutto ciò che potrebbe essere e di non considerare ciò che è più importante di ciò che non è”. Mi sembra che Franca Ongaro lo abbia ben esercitato e ci suggerisca di farlo nelle nostre vite.
di Anna Urbani
Annacarla Valeriano
Contro tutti i muri
La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia
Donzelli 2022, pp. 192, euro 17,00