Chiese chiuse
di Tomaso Montanari
Einaudi 2021
Chiese chiuse di Tomaso Montanari, storico dell'arte e rettore dell'Università per stranieri di Siena, propone una riflessione laica, nel senso di non clericale, civile, semplice ed esigente sul tema: cosa sono le chiese, che sul nostro territorio nazionale sono decine di migliaia e sono in stragrande maggioranza chiuse? di chi sono? cosa potrebbero essere?
Il ragionamento parte dalla constatazione di ciò che è accaduto e accade al patrimonio pubblico di chiese e arredi sacri, venduto, svenduto, trafugato e usato a scopo meramente economico. Invece le chiese sono "corpi" e "preghiere", sono luoghi dove si fa abitare Dio, perché lo si fa entrare, raccontava Martin Buber. Devono quindi essere aperte. Sono proprio le chiese che, costruite nel tempo, hanno testimoniato il succedersi delle generazioni, ed è proprio per le chiese che è nata l'idea della conservazione.
Montanari cita cose terribili, come una proposta di vendita di complessi ecclesiastici, comprensiva della descrizione di dove fare la piscina e l’open space, ma cita anche papa Francesco, la Bibbia, soprattutto il Vangelo, e la Costituzione. Queste due ultime "fonti" mi sembrano irrinunciabili e mi sembra significativo che vengano più volte richiamate. Per esempio, Montanari riporta il messaggio di papa Francesco al convegno “Dio non abita più qui? Dismissione dei luoghi di culto e gestione integrata dei beni culturali ecclesiastici”, nel quale il pontefice citava il libro dei Maccabei, e in particolare la decisione degli ebrei di lasciare dove stavano le pietre dell’altare profanato “finché fosse comparso un profeta a decidere di esse” (I Mac 4,46) piuttosto che usarle malamente. Profezia è il termine affascinante e denso di futuro che Montanari usa per indicare lo spirito che deve o dovrebbe guidare il rinnovamento e quello che chiamerei il cambio di destinazione d’uso delle chiese.
Non dobbiamo dimenticare che quelle pietre, quegli oggetti raccontano delle relazioni e sono funzionali a quelle pietre vive che sono gli esseri umani.
Parole appassionate che appassionano e che fanno pensare: che cos’è la cultura e cosa sono le opere d’arte, a cosa e a chi servono, cos’è la storia, dei monumenti ma anche dei popoli? Montanari propone questi luoghi silenziosi, gratuiti, aperti per trovare delle risposte a queste domande.
Mi pare bello chiudere con questa invocazione laica, che però rimanda al grande tema teologico dell'ospitalità: "A chiedere asilo nei nostri cuori sono oggi i monumenti che davano asilo".
di Anna Urbani