In terra straniera gli alberi parlano arabo
di Usama Al Shahmani
Marcos Y Marcos 2021
“Sei straniero, ovunque tu vada”: questa è la profezia che una donna anziana ad Al Nassiriya ha fatto a un giovane Usama Al Shahmani che la ricorderà per tutta la vita.
Usama, infatti, giovane ricercatore di materie umanistiche, fuggirà dall’Iraq nel 2002 e si stabilirà in Svizzera. Egli racconta la storia del suo adattarsi alla situazione di “migrante” e al sentirsi “straniero” nel libro In terra straniera gli alberi parlano arabo, che ha scritto in tedesco. La caratteristica principale del libro mi pare proprio la collocazione del suo autore sempre tra due mondi: in questo senso già l’aspetto linguistico è molto significativo.
Anche la sua vita si svolge tra due sentimenti: la nostalgia di casa e il desiderio di adattarsi al contesto presente. Per esempio, l’atto stesso di “camminare” non ha un corrispondente iracheno: in Iraq ci si sposta, si passeggia, si va a zonzo. In Svizzera si fanno camminate nel bosco dove si trovano alberi che ascoltano e alberi che parlano.
Gli alberi sono l’occasione di ricostruire vicende personali, familiari e tradizioni. In una passeggiata nel bosco s’incontrano diversi tipi di alberi. Sono alberi europei che non ci sono in Iraq ma la memoria ne associa altri, a cui sono legate tradizioni o episodi della vita in Iraq. Ancora due poli dell’esistenza da dover e voler tenere insieme.
Chi legge scopre così un mondo affascinante, lontano ma in qualche modo vicino. L’autore racconta che sua nonna quando faceva il pane stava in silenzio, mentre in altri momenti cantava o parlava. Lui, bambino, le chiede il perché del suo silenzio e lei gli risponde: “Se canti o parli, il pane diventa amaro. […] Parlare può guastare molte cose, e ce ne accorgiamo troppo tardi”.
Ma l’Autore ci fa conoscere anche la Storia del suo paese, attraverso vicende personali molto drammatiche che s’intrecciano a quelle politiche e sociali di cui abbiamo avuto notizia in modo meno diretto anche noi.
Allora la condizione di “straniero” non impedisce di vivere la vita nel paese in cui ci si trova e consente di far conoscere la storia propria e del paese da cui si proviene: questa è la preziosa testimonianza che Usama Al Shamani ci offre.
di Anna Urbani