Homo sum, Essere “umani” nel mondo antico di Maurizio Bettini, Einaudi 2019
Maurizio Bettini insegna Filologia classica all’Università di Siena. Tra i suoi libri recenti: Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi (Einaudi 1998; 2018); Il presepio (Einaudi 2018); Il grande racconto dei miti classici (il Mulino 2018); A che servono i Greci e i Romani? (Einaudi 2017); Viaggio nella terra dei sogni (il Mulino 2017).
In fuga dalla loro città distrutta dalla guerra alcuni naufraghi, scampati miracolosamente alla furia delle onde, raccontano dove erano diretti: “c’è un luogo” chiamato Italia. Il libro inizia così, con il racconto di un naufrago troiano a Didone, regina di Cartagine, come canta Virgilio nel primo libro dell’Eneide. Bettini scrive che questo episodio è diventato cronaca attuale e che troppi sono i cadaveri e i dispersi in quelle stesse acque “perché quei versi si possano ancora leggere solo come poesia”. L’autore si chiede se valgono ancora per noi le parole di Enea quando afferma che “le lacrime delle "cose” (ciò che rimane dei naufraghi, i racconti delle sofferenze…) toccano le menti degli altri uomini e suscitano compassione, e commenta “Le “cose” suscitano sempre meno lacrime, le “cose” non piangono più”. I Cartaginesi sanno distinguere bene la necessità di chiudere le frontiere per difendersi dagli aggressori dal dovere di accogliere i naufraghi: questo indica la differenza tra il barbaro (il non umano) e chi è degno di essere definito civile. Il libro si chiude con le parole di Tacito che spiega la grandezza di Roma: “Siamo stati governati da stranieri”. Nei diversi capitali analizza i concetti di “umano” e di “umanità”, i significati di essere- diventare “umano” nel mondo classico greco e latino e in quello ebraico cristiano. Con grande chiarezza e profondità l’autore mostra le specificità delle culture antiche rispetto all’oggi ma anche come quei problemi che definiamo come “diritti umani” trovino equivalenti problematicità in Grecia come a Roma. A dimostrazione che la conoscenza di questi mondi ci aiuta a riflettere sul nostro tempo.
a cura di Carlo Bolpin