INVISIBILI, Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano di Caroline Criado Perez, Einaudi 2020
INVISIBILI di Caroline Criado Perez, scrittrice, giornalista e attivista britannica, è un libro di numeri e di storie: di storie dal mondo che cercano di spiegare alcuni numeri e di numeri (o della loro mancanza) che cercano di spiegare il mondo. I “numeri” di cui si parla sono quelli del gender data gap, cioè del fatto che si è sempre pensato il maschile come l’universale neutro e la misura di tutte le cose, con i “suoi” dati alla mano. Dalle carriere universitarie alle dimensioni degli attrezzi agricoli, dalla costruzione di quartieri e toilette alle misure degli equipaggiamenti militari, dagli effetti delle medicine alla rilevanza non ancora riconosciuta delle “infrastrutture sociali”: questi sono tutti ambiti del vivere sociale nei quali il modello è il maschio, la femmina, quantitativamente circa la metà del genere umano, è invece considerata “atipica”.
Il corpo, il lavoro non retribuito e la violenza maschile sono i temi ricorrenti nel libro. Ricorrente è pure il fatto che manchino i dati relativi alle donne: o perché non ci sono proprio o perché non vengono disaggregati. In molte circostanze, non vengono considerati perché troppo complessi. Tra gli esempi presenti nel libro se ne possono citare due. Il primo riguarda la mobilità delle donne, che spesso è molto meno lineare di quella degli uomini (per semplificare casa -lavoro -casa vs casa -scuola -spesa -lavoro -scuola -casa): si parla di trip-chaining, cioè di un percorso fatto di strade ripetute più volte nell’arco della giornata che non è sostenuto da un’adeguata organizzazione dei mezzi di trasporto. Il secondo ha a che fare con i farmaci, la cui efficacia, se sperimentata sulle donne, terrebbe conto anche dei cambiamenti dovuti al ciclo. Invece il riferimento è sempre all’uomo maschio e siccome “il genere determina le domande che ci facciamo”, se non cominciamo a tenere in considerazione anche le domande e i dati che vengono dalle donne, avremo sempre le stesse risposte.
In conclusione e in estrema sintesi, due mi sembrano le suggestioni da cogliere dalla lettura di questo libro. La prima è che il mondo va ripensato come spazio di persone diverse, dove ciascuno/a sia l’altro per l’altra e non il maschile l’universale neutro e il femminile l’alterità per eccellenza. “La rappresentazione del mondo come tale è opera dell’uomo; egli lo descrive dal suo punto di vista, che confonde con la verità assoluta” (S. De Beauvoir). La seconda, che proprio a partire da questo nuovo modo di vedere la realtà del mondo, nulla debba essere dato per scontato. Dobbiamo essere capaci sempre di mettere in discussione l’ovvio, il si è sempre detto o fatto così. Questo approccio al mondo all’inizio può spiazzare e disorientare, ma successivamente allarga lo sguardo, facendo diventare visibile ciò che non lo è e il mondo più giusto e bello!
a cura di Anna Urbani
Caroline Criado Perez, INVISIBILI, Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano Perez, Einaudi 2020, pp. XII-460, € 19,50