Un Digiuno per la Pace per dire basta a queste inutili stragi
Il digiuno è iniziato il 14 febbraio, primo giorno di Quaresima. L'appello è già stato accolto da oltre 150 persone che stanno partecipando in vario modo al digiuno.
Di seguito l'appello:
Noi, Bernardino e Carlo, abbiamo deciso di iniziare un digiuno dal 14 febbraio e che durerà finche sarà necessario.
Chiediamo al governo italiano che si attivi:
1. per fermare l’escalation di stragi in atto dal 7 ottobre, per il “cessate il fuoco”, di ogni fuoco di guerra in Gaza, Cisgiordania, Libano e Israele da parte delle forze armate israeliane, di Hamas e di Hezbollah, e prima di tutto e con urgenza per fermare la carneficina prodotta ogni giorno dagli attacchi bellici agli insediamenti civili di Kanhounis, Rafah e ogni altro centro abitato nella Striscia di Gaza, per la liberazione di tutti gli ostaggi e tutti i prigionieri civili detenuti senza processo;
2. per il ripristino immediato delle forniture di sopravvivenza come acqua, cibo, elettricità, presidi sanitari e comunicazioni alle popolazioni palestinesi attaccate e sotto assedio;
3. per il sostegno a tutte le forme di cooperazione di soccorso umanitario ai territorio colpiti dalla guerra, sostenendo e facilitando le realtà del terzo settore disposte ad intervenire;
Chiediamo al Parlamento che si attivi:
4. per la tutela e il supporto degli operatori di pace e degli obiettori alla guerra, sia israeliani che palestinesi;
5. perché si avvii la preparazione e la costituzione dei corpi civili di pace in grado di intervenire nei teatri di guerra;
Chiediamo a tutte le organizzazioni/associazioni impegnate per la Pace di impegnarsi:
6. per promuovere iniziative di contatto, tavoli di dialogo e di confronto con e tra le popolazioni e organizzazioni civili delle parti in causa;
Perché abbiamo scelto di digiunare:
· per mettere a disposizione, nella nostra semplicità, la nostra intera persona nella sua integralità anche fisica, sperimentando che non siamo impotenti;
· perché è l’unico strumento che noi possediamo per agire un gesto forte che, di fronte a questa condizione drammatica, ci stimoli con reciprocità a riflettere, a farci domande, a cercare la verità, cercando di controbilanciare la eccessiva informazione squilibrata;
· perché per la nostra fede in Gesù e per tutte le fedi religiose, siamo tutte e tutti sorelle e fratelli, figli dell'unico Padre, e per tutte le fedi il digiuno è il modo più profondo e coinvolgente di alzare la propria preghiera per la PACE su tutta la terra;
· per catalizzare l’opinione pubblica su questa tragedia;
· come atto pubblico e politico di denuncia delle tragedie e delle ingiustizie prodotte da ogni guerra e di impegno e appello per la concreta solidarietà a coloro che ne sono colpiti.
Carlo Giacomini
mail:
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È stato aperto il blog https://digiunoperlapace.blogspot.com luogo dedicato agli aggiornamenti, alle discussioni e al confronto.