Pubblichiamo l'appello "Anche da Venezia un appello per una mobilitazione per Giulio e Zaki" cui aderiamo come membri del Tavolo Comunità Accoglienti.
Come società civile, singoli cittadini e associazioni veneziane condividiamo la richiesta che la famiglia Regeni, molte associazioni nazionali e La Rete Italiana Pace e Disarmo stanno facendo al governo italiano perché richiami al più presto l’Ambasciatore italiano dall’Egitto,
perché eserciti una forte azione di pressione sulle autorità egiziane per richiedere il rispetto dei diritti umani e per la sospensione di tutti gli accordi di cooperazione e vendita di armi con il regime di Al-Sisi.
Chiediamo anche alle istituzioni locali, in primo luogo all'Amministrazione Comunale, di assumere una forte posizione di condanna verso un Paese che, come dimostrato dall'indagine svolta dalla procura di Roma, attraverso il suoi apparati statali ha torturato e ucciso Giulio Regeni.
Gli oltre 1.000 morti nelle carceri egiziane dal 2013 ad oggi, i 60.000 prigionieri politici tra i quali, detenuto da 10 mesi senza processo, Patrick Zaki, il giovane egiziano studente all’Università̀ di Bologna, ci obbligano a prendere parola.
L’Italia e l’Europa devono dimostrare la loro fermezza democratica per la tutela dei più elementari ed inalienabili diritti umani; il diritto alla vita, il diritto al giusto processo, la libertà di espressione, la condanna della tortura.
La difesa di quei Diritti richiede scelte precise, atti concreti, coerenza di comportamenti. Come ha detto il Presidente della Repubblica Mattarella, “l’intangibile dignità̀ della persona è al di sopra di ogni forma di discriminazione e di ogni ordinamento”. Dunque, la dignità̀ e la memoria di Giulio Regeni valgono più̀ di qualsiasi affare; la libertà di Patrick Zaki e un giusto processo valgono di più̀ di qualsiasi rapporto diplomatico.
Non possiamo rimanere indifferenti e giustificare che il nostro Paese mantenga le normali relazioni diplomatiche, commerciali e politiche con un regime che fa un uso sistematico e sfrontato della violenza e della tortura ritenendosi impunibile. Ogni autorizzazione alla vendita di armi e dotazioni militare va immediatamente sospesa finché non verrà fatta verità e giustizia per Giulio. Finché il rispetto dei diritti umani non sarà garantito.
Aderiscono:
Ass.ne SOS Diritti
Ass.ne Buongiorno Bosnia
Ass.ne Il Villaggio
Ass.ne Lungo la rotta balcanica
Lista Venezia Verde Progressista
Assopace Palestina Venezia
Cobas Autoorganizzati Comune Venezia
FIOM Venezia
Tutta la città insieme
Comunità palestinese del Veneto
Cobas Scuola Venezia
Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana
Sezione Anpi Erminio Ferretto Mestre
Sezione Anpi Sette Martiri Venezia
S.N.O.Q. Senonoraquando Venezia
Il granello di senape
Cooperativa Aqua Altra
Pax Christi Punto Pace Venezia
Gruppo Emergency Mestre Venezia
Associazione Oltreiconfini
Gruppo Bella Ciao - Cittadini non indifferente Quarto d’Altino
GIT Banca Etica Venezia
Collettivo universitario Ca’ Foscari Nur - Universitari contro l’apartheid israeliana
Mediterranea Saving Humans
UDU Venezia e Rete degli Studenti Medi Venezia-Mestre
Giuristi Democratici di Venezia “Emanuele Battain"
Generazione '90
Tavolo Comunità Accoglienti