di Felice Vian e Giorgio Franceschetti, già professori dell’Università degli studi di Padova, hanno predisposto un rapporto riguardante la consistenza dei sacerdoti della Diocesi di Padova (la terza per importanza demografica in Italia) tra 25 anni. Il lavoro era stato stimolato dal libro di Andrea Riccardi La Chiesa brucia. Crisi e futuro del Cristianesimo.

Non so se cambiando le cose miglioreranno, ma so che per migliorare devono cambiare
(Tao Tze)

1. Premessa
Andrea Riccardi nel suo libro La Chiesa brucia (Laterza 2021) con riferimento alla Chiesa cattolica, si pone il quesito fondamentale “declino o crisi”? Se la prospettiva è il declino non resta che gestire la “sopravvivenza”, se invece è la crisi, la prospettiva è il “cambiamento”. Coerenti con il messaggio evangelico che invita all’ottimismo e alla speranza, non possiamo che assumere la prospettiva del cambiamento.

Per progettare, gestire e valutare processi di cambiamento, è necessario partire dall’analisi della situazione di crisi, individuando i fattori determinanti, e di rischio, dai quali partire per identificare le azioni di contrasto da intraprendere. Uno dei fattori della crisi attuale della Chiesa è la progressiva riduzione del numero di sacerdoti.
La risposta al quesito, riferita alla Diocesi di Padova, la terza in Italia per consistenza demografica, è di seguito evidenziata in una sintetica tabella, corredata da una figura, riportante la consistenza di sacerdoti al 2023 e al 20241

Sacerdoti attivi rilevati al 2023 e previsioni di sacerdoti attivi al 2028, 2033, 2038, 2043, 2048 – Ipotesi intermedia sul numero di nuove ordinazioni

Classi d'età 2023 2028 2033 2038 2043 2048
25-39 27 24 23 21 14 9
40-74 302 271 225 183 140 111
75 e oltre 105 83 76 78 77 65
Totale presbiteri 434 378 324 282 232 185
Età media 62,0 62,6 63,1 64,6 65,4 66,5

 

Il numero dei sacerdoti attivi nella Diocesi di Padova passerebbe dai 434 censiti nel 2023, ai 185 nel 2048, con una diminuzione del 57% e una età media di 66,5 anni sempre più prossima al limite del pensionamento dei 75 anni.

2. Indirizzi e auspici per un cambiamento
Il cambiamento epocale necessario per superare la crisi è tale da rendere arduo avanzare proposte operative, efficaci per una “pastorale dal basso”, da realizzare in una prospettiva di medio e lungo termine. Un aiuto sia su aspetti riguardanti la spiritualità, sia su altre dimensioni correlate con la qualità della vita delle persone, potrebbe venire dalle esperienze già in atto e dalla bibliografia disponibile2.
La nostra prospettiva di cambiamento può essere riassunta nei seguenti indirizzi di carattere generale3:

a) Dalla centralità dei riti, spesso proposti e vissuti come fini, passare alla centralità della vita delle persone con particolare riferimento alla dimensione spirituale, da considerare comunque sempre da integrarsi con altre dimensioni (bisogni fisici e culturali);
b) Pastorale attiva da progettare, realizzare e valutare garantendo sempre la massima partecipazione dei potenziali destinatari, individuando e sperimentando modalità efficaci per uscire dal “recinto” degli attuali cattolici che partecipano alla vita della Chiesa.
c) Massimo coinvolgimento attivo e responsabile dei laici in tutte le fasi dell’azione pastorale. Suggestivo a tale proposito è il suggerimento di papa Francesco “Non per nostra concessione di buona volontà, ma per diritto e statuto proprio i laici sono i protagonisti della chiesa e del mondo, noi li dobbiamo servire, non servirci di loro” (Lettera di papa Francesco al card. Marc Ouellet, 2016). 
d) Particolare attenzione va dedicata alla comunicazione e al linguaggio dei documenti che vengono prodotti e trasmessi in vari ambiti. Bisogna passare dal dogmatico all’esperienziale in coerenza con il messaggio evangelico: ”il vostro dire sia Si, Si, No, No, tutto il resto proviene dal maligno” (Mt 5,37).
e) Va cambiata radicalmente la formazione di base e permanente dei sacerdoti, accompagnata anche da quella dei laici, per dotarli delle competenze necessarie per animare la nuova pastorale partecipata e aperta all’educazione civica sul territorio e al pluralismo religioso.
f) Occorrono competenze di pianificazione, di programmazione, di progettazione operativa, per promuovere cambiamenti di sviluppo efficaci e sostenibili orientati a perseguire obiettivi di esito riguardanti i fini ultimi di sistemi complessi com’è una comunità religiosa e la Chiesa in generale. Tali competenze sono molto carenti in generale in Italia, ma in particolare anche nei potenziali soggetti disponibili a collaborare nei contesti dei vari livelli di responsabilità della Chiesa attuale.

Per chi (clero, religiosi, laici), non si rassegna alla prospettiva del declino, sostenuti dall’“ottimismo della volontà”, si propongono, tra le numerose prospettive, tre direttive di azione: a) la via della spiritualità, b) la via della partecipazione civica, c) la via della ricerca.
La via della spiritualità, da intendere come sensibilità per i valori che superano la materialità e l’immediatezza delle proprie esperienze, fa sue le riflessioni su sé stesso nonché gli atteggiamenti e i comportamenti nei rapporti con gli altri, con la natura, con il trascendente (religiosità). La pastorale andrebbe quindi orientata verso i bisogni di spiritualità delle persone, sia nell’attuale stato che in quello in evoluzione a seguito delle variegate esperienze di vita di ciascuno4.
La via della partecipazione civica, “fuori del recinto”, intesa come occasione per promuovere la cultura dei diritti e della solidarietà sociale, porta a comprendere e testimoniare i bisogni e le vicende delle comunità umane. "La politica è una maniera esigente di vivere l'impegno cristiano al servizio degli altri" (Papa Paolo VI, Octogesima Adveniens n. 46).
La via della ricerca sperimentale5 costituisce un ulteriore impegno per:

a. misurare empiricamente i livelli di spiritualità delle persone;
b. realizzare indagini sistematiche su bisogni, domanda, percezioni, opinioni e comportamenti delle persone con riferimento alla dimensione spirituale anche in relazione alle componenti fisiche e culturali;
c. produrre report periodici o occasionali in relazione a specifici interventi a supporto della comunicazione alla quale dedicare la massima attenzione per mantenere alta la partecipazione attiva della comunità alle iniziative di maturazione spirituale delle persone.

3. Conclusioni
Riccardi conclude il suo libro La Chiesa brucia proponendo una poesia di Padre Turoldo ripresa dalla raccolta di poesie Il sapore del pane che inizia con i seguenti versi “Restituiscimi all’infanzia, Signore, fa che ritorni fanciullo, al sapore vero delle cose, al gusto del pane e dell’acqua...“.
Sono versi di monito da far propri in una fase di cambiamento e ispirati alla espressione evangelica di Gesù: “[...] allora Gesù preso a se un fanciullo lo pose in mezzo a loro e disse: se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18, 1-5).
Tali esigenti inviti di diventare fanciulli per abbandonare pregiudizi, credenze, barriere e intraprendere in forma decisa con tutte le nostre potenzialità, talenti e libertà, la via del cambiamento dell’“A-venire”.


Note

1) Il rapporto completo de “Il futuro dei sacerdoti della Diocesi di Padova al 2048” è reperibile nel sito https://premiocivico.wordpress.com
2) Sul sito della Associazione Premio Civico di Padova https://premio civico.wordpress.com sono consultabili alcuni documenti esemplificativi della nostra esperienza formativa e di ricerca maturata in ambito accademico e nella partecipazione ad attività pastorali e di educazione civica: i) Introduzione alla metodologia della programmazione pastorale, ii) volume su “mezzi o fini?, iii) Via delle beatitudini, iv) fare educazione ambientale – ripreso dal sito di ARPAV Veneto –, v) progetto di formazione civica “progettare la città” (dispensa), vi) qualità educativa in Veneto – ripreso da Sistema statistico Regione Veneto, vii) qualità dell’abitare in Veneto – ripreso da Sistema statistico Regione Veneto.
3) Parzialmente ripresi dal documento “Chiesa: declino o crisi” reperibile in https://premiocivico.wordpress.com
4) Da tempo è stato elaborato un progetto di “Via delle beatitudini evangeliche” che potrebbe rappresentare una modalità innovativa di intervento pastorale di sostegno alla maturazione spirituale delle persone (riflessione, relazioni, sicurezza, trascendenza) anche rispetto alla “via della partecipazione civica”.
5) Esperienze di ricerca sperimentale a livello parrocchiale su aspetti demografici (fasce di età della popolazione, famiglie per numero di componenti…) sui bisogni spirituali, su opinioni nei confronti della Chiesa, sul pluralismo religioso... sono state realizzate a Padova e pubblicate su F. Vian: Mezzi o fini? (https://premiocivico.wordpress.com)