OLTRE IL SILENZIO

COORDINAMENTO DI ASSOCIAZIONI CONTRO GLI ABUSI NELLA CHIESA #ITALYCHURCHTOO

CARTA D’INTENTI

Siamo associazioni e realtà diverse per storia, scopi e azioni: Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne, Donne per la Chiesa, Voices Of Faith, Rete l'ABUSO, Adista, Comitato vittime e famiglie, Noi siamo Chiesa, Comité de la Jupe, Left, ma tutte determinate a unirci per avviare anche in Italia una decisa azione per fare luce sugli abusi del clero

e dare voce alle vittime per operare al loro fianco con GIUSTIZIA.

PERCHÉ CI SIAMO RIUNITE Siamo convinte /i che sia ormai giunto il tempo che anche in Italia, come in altri Paesi del mondo, si intervenga con decisione per indagare sulla piaga degli abusi. Ne hanno diritto le vittime, ne hanno diritto i loro familiari, ne hanno diritto tutti i membri della comunità cristiana e tutti i cittadini e le cittadine. A guidarci sono le testimonianze delle vittime e l’urgenza che non avvenga mai più che nessun bambino, nessuna bambina, nessuna donna, nessuna persona vulnerabile debba attraversare questo abisso.

COSA CHIEDIAMO - Alla Chiesa italiana, chiediamo che, come avvenuto in Francia e Germania, sia costituita una commissione d'inchiesta indipendente che studi approfonditamente la questione e ci dia un quadro sufficientemente chiaro ed esauriente degli abusi compiuti dal clero sui minori. - Alle istituzioni della Repubblica (Parlamento e magistratura) chiediamo di rendere più incisive le disposizioni normative in materia di violenza sui minori, chiediamo l’istituzione di una commissione parlamentare per procedere alla revisione di norme più stringenti a partire dall’obbligo di denuncia e dalla questione della prescrizione dei reati di violenza sessuale.

Ogni associazione porterà al coordinamento ciò che è, ciò che fa, in termini di azioni e di rappresentanza:

Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne: condividendo gli scopi della nostra associazione di denunciare e smascherare la violenza sulle donne nelle istituzioni religiose, aderiamo al coordinamento al fine di rendere giustizia alle vittime di abusi, dando loro voce e possibilità di ricostruire la propria vita, consapevoli che la violenza esercitata sui minori è della stessa natura di quella esercitata sulle donne. Il nostro impegno sarà anche quello di portare alla luce omertà e manipolazioni del clero mettendo a nudo il potere patriarcale su cui è costruita l’istituzione ecclesiale.

Donne per la Chiesa: nasce nel 2018 con la pubblicazione del Manifesto e ha come scopo quello di promuovere una presenza autorevole e paritaria delle donne nella Chiesa cattolica. Come donne credenti, madri, insegnanti, educatrici, ci impegniamo ad essere accanto alle vittime e a chiedere a gran voce che la Chiesa italiana compia i passi necessari a dare voce al dolore dei sopravvissuti, a lenirlo in tutti i modi possibili e anche a ricucire la fiducia con tutte noi, compromessa dallo stillicidio di notizie di abusi compiuti dal clero.

Voices of Faith: come iniziativa di sensibilizzazione per dare alle donne cattoliche la possibilità di assumere ruoli decisionali a livello locale e globale della Chiesa cattolica, ci uniamo al coordinamento per essere accanto ai tanti che, come accade spesso alle donne religiose, sono vittime del clero. Essi meritano giustizia e ascolto.

Rete l’Abuso: nella continuità delle precedenti azioni depositeremo a giorni una serie di istanze al Governo, tra cui al Garante dell’infanzia. Altre iniziative parallele chiederanno questa volta alle Nazioni Unite, che già nel 2019 erano intervenute con raccomandazioni tutt’ora ignorate dai Governi, l’avvio di una procedura di infrazione verso lo Stato Membro. Alla CEI chiederemo l’introduzione del certificato antipedofilia, la cui applicazione in Italia ha escluso dall’esibizione l’intero ambiente del volontariato, facendo sì che chi è pregiudicato e non in grado di produrlo sempre più spesso finisca per rintanarsi in questi ambienti, tra cui anche tutti i servizi di volontariato che quotidianamente intrattengono in attività i minori. Comitato Vittime e famiglie: continuiamo il progetto che già oggi coinvolge decine di famiglie di vittime, spesso, per non dire puntualmente, in condizione di non sapere come intervenire di fronte alla notizia dello stupro di una figlia/o e che in Italia, tanto quanto le vittime, non hanno alcun supporto dello Stato che possa aiutarle.

Adista: settimanale da più di 50 anni attento a chi, nella Chiesa e nella società, è senza voce, rappresentanza e diritti ed è vittima di ingiustizie e di soprusi, impegnato sul fronte dell'informazione sugli abusi, Adista si unisce al coordinamento di associazioni per chiedere alla Chiesa italiana passi concreti e significativi nella direzione di un autentico ascolto delle vittime, di una gestione rigorosa e trasparente dei casi di abuso perpetrati al suo interno, e di un'assunzione di responsabilità reale e non formale che si traduca in un vero cambiamento; offre, a sua volta, il suo spazio di elaborazione e diffusione giornalistica per portare in superficie in tutta la sua portata il fenomeno degli abusi nella Chiesa, sottraendolo al silenzio omertoso e all'invisibilità, nonché per farsi portavoce di iniziative positive e segnali di trasformazione.

Noi Siamo Chiesa: Sezione italiana del movimento internazionale We are Church per la riforma della Chiesa Cattolica, al pari delle altri sezioni a livello internazionale, è da tempo schierata a sostegno delle vittime/sopravvissuti della pedofilia del clero. Sulla scorta delle indagini indipendenti realizzate in altri Paesi, “Noi Siamo Chiesa” chiede l’istituzione, anche in Italia, di una Commissione indipendente al fine di definire in modo puntuale il fenomeno criminale, rendere giustizia alle vittime, risarcirle sotto il profilo morale ed economico e intervenire per rimuovere chi si è macchiato di omissione e copertura.

Comité de la jupe: associazione che promuove l’uguaglianza delle donne e degli uomini nel governo delle comunità religiose, in particolare all’interno della Chiesa cattolica, è nata in seguito alla dichiarazione nel 2008, da parte del cardinale arcivescovo di Parigi, presidente della Conferenza episcopale: “Non basta avere una gonna, bisogna anche avere qualcosa nella testa”. Il Comité ha organizzato il primo conclave di donne, nel marzo 2013; ha stabilito una carta delle pratiche d’inclusione o d’esclusione delle donne dalla liturgia; agisce a favore del dialogo interreligioso. La sua presidente, Anne Soupa, si è candidata per l’arcivescovado di Lione, nel 2020.

Left: la violenza di un adulto su un bambino è definita da psichiatri e psicoterapeuti «un omicidio psichico». Tuttavia in Italia la Chiesa e lo Stato non hanno mai voluto realizzare un'indagine su scala nazionale per far luce su un fenomeno criminale diffuso in tutta la Penisola quanto meno da decenni. Da 16 anni il settimanale Left, sin dal suo primo numero, attraverso inchieste, analisi, approfondimenti ed editoriali fa pressione su Governo e Parlamento affinché colmino definitivamente questa grave e inaccettabile mancanza. La giustizia per le vittime e la prevenzione di nuovi reati non può che partire da qui